S. Andreæ Apostoli ~ II. classis
Tempora: Feria Sexta infra Hebdomadam XXIV post Octavam Pentecostes V. Novembris

Divinum Officium Monastic - 1963

11-30-2018

Ad Matutinum

Incipit
℣. Dómine, lábia +︎ mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.
℣. Dómine, lábia mea apéries.
℟. Et os meum annuntiábit laudem tuam.

Psalmus 3 [0]
3:2 Dómine, quid multiplicáti sunt qui tríbulant me? * multi insúrgunt advérsum me.
3:3 Multi dicunt ánimæ meæ: * Non est salus ipsi in Deo eius.
3:4 Tu autem, Dómine, suscéptor meus es, * glória mea, et exáltans caput meum.
3:5 Voce mea ad Dóminum clamávi: * et exaudívit me de monte sancto suo.
3:6 Ego dormívi, et soporátus sum: * et exsurréxi, quia Dóminus suscépit me.
3:7 Non timébo míllia pópuli circumdántis me: * exsúrge, Dómine, salvum me fac, Deus meus.
3:8 Quóniam tu percussísti omnes adversántes mihi sine causa: * dentes peccatórum contrivísti.
3:9 Dómini est salus: * et super pópulum tuum benedíctio tua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Inizio
℣. Signore, +︎ tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.
℣. Signore, tu aprirai le mie labbra.
℟. E la mia bocca annunzierà le tue lode.

Salmo 3 [0]
3:2 Signore, perché si sono moltiplicati quelli che mi perseguitano? * Sono molti quelli che insorgono contro di me.
3:3 Molti dicono all'anima mia: * Per lui non vi è salute nel suo Dio.
3:4 Ma tu, o Signore, tu sei il mio scudo, * la mia gloria, e colui che rialza il mio capo.
3:5 Gridai con la mia voce al Signore, * ed egli mi esaudì dal suo monte santo.
3:6 Io dormii, e presi sonno, * e mi svegliai, perchè il Signore mi sostenne.
3:7 Non temerò le migliaia del popolo che mi circonda: * Levati, o Signore, salvami, o Dio mio.
3:8 Poiché tu hai percosso tutti coloro che senza ragione mi sono avversi: * hai spezzati i denti dei peccatori.
3:9 Del Signore è la salvezza: * e sul tuo popolo la tua benedizione.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Invitatorium {Antiphona ex Commune aut Festo}
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
Veníte, exsultémus Dómino, iubilémus Deo, salutári nostro: præoccupémus fáciem eius in confessióne, et in psalmis iubilémus ei.
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
Quóniam Deus magnus Dóminus, et Rex magnus super omnes deos, quóniam non repéllet Dóminus plebem suam: quia in manu eius sunt omnes fines terræ, et altitúdines móntium ipse cónspicit.
Ant. Veníte adorémus.
Quóniam ipsíus est mare, et ipse fecit illud, et áridam fundavérunt manus eius (genuflectitur) veníte, adorémus, et procidámus ante Deum: plorémus coram Dómino, qui fecit nos, quia ipse est Dóminus, Deus noster; nos autem pópulus eius, et oves páscuæ eius.
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
Hódie, si vocem eius audiéritis, nolíte obduráre corda vestra, sicut in exacerbatióne secúndum diem tentatiónis in desérto: ubi tentavérunt me patres vestri, probavérunt et vidérunt ópera mea.
Ant. Veníte adorémus.
Quadragínta annis próximus fui generatióni huic, et dixi; Semper hi errant corde, ipsi vero non cognovérunt vias meas: quibus iurávi in ira mea; Si introíbunt in réquiem meam.
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte adorémus.
Ant. Regem Apostolórum Dóminum, * Veníte adorémus.
Invitatorio {Antifona dal Comune o Festa}
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
Venite, esultiamo davanti al Signore, con giubilo acclamiamo a Dio, nostro salvatore: presentiamoci a lui con inni di lode, e con salmi di gioia onoriamolo.
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
Poiché un Dio grande è il Signore, e un Re grande sopra tutti gli dei: poiché il Signore non rigetterà il suo popolo: poichè nella sua mano sono tutti i confini della terra, e le sommità dei monti gli appartengono.
Ant. venite, adoriamo.
Poiché suo è il mare, ed egli l'ha fatto, e le sue mani hanno formato i continenti: (si genuflette) venite, adoriamo, e prostriamoci in faccia a Dio: piangiamo davanti al Signore che ci ha creati, perché egli è il Signore nostro Dio; e noi siamo il suo popolo, e le pecorelle del suo pascolo.
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
Oggi, se udirete la sua voce, non vogliate indurire i vostri cuori, come allorché fui provocato a sdegno nel giorno della tentazione nel deserto: dove i padri vostri mi tentarono, mi misero alla prova e videro le opere mie.
Ant. venite, adoriamo.
Per quarant'anni fui vicino a questa generazione [per punirla] e dissi; costoro sono sempre perversi di cuore; essi non hanno conosciuto le mie vie: ond'io giurai nell'ira mia: essi più non entreranno nel mio riposo.
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. venite, adoriamo.
Ant. Il Signore, re degli apostoli, * venite, adoriamo.
Hymnus {ex Commune aut Festo}
Ætérna Christi múnera,
Apostolórum glóriam,
Laudes canéntes débitas
Lætis canámus méntibus.

Ecclesiárum Príncipes,
Belli triumpháles duces,
Cæléstis aulæ mílites,
Et vera mundi lúmina.

Devóta Sanctórum fides,
Invícta spes credéntium,
Perfécta Christi cáritas
Mundi triúmphat príncipem.

In his Patérna glória,
In his volúntas Spíritus,
Exsúltat in his Fílius,
Cælum replétur gáudio.

Te nunc, Redémptor, quǽsumus,
Ut ipsórum consórtio
Iungas precántes sérvulos
In sempitérna sǽcula.
Amen.
Inno {dal Comune o Festa}
Cantiamo con lieto cuore
gli eterni benefici di Cristo,
la gloria degli apostoli,
le palme e gli inni dovuti.

Sono essi i principi della Chiesa,
i duci trionfanti delle sue battaglie,
i militi della reggia celeste
e i veri luminari del mondo.

La fede generosa dei santi,
l'invitta speranza dei credenti,
la perfetta carità di Cristo,
abbatte il tiranno del mondo.

In essi sta la gloria del Padre,
in essi trionfa il Figlio,
in essi sta la volontà dello Spirito Santo,
per essi il cielo si riempie di gaudio.

Al Padre e insieme al Figlio
e a te, o Spirito Santo,
come fu così sia continuamente
gloria per lutti i secoli.
Amen.
Psalmi cum lectionibus {Antiphonæ et Psalmi ex Proprio Sanctorum}
Nocturn I.
Ant. Vidit Dóminus * Petrum et Andréam, et vocávit eos.
Psalmus 18 [1]
18:2 Cæli enárrant glóriam Dei: * et ópera mánuum eius annúntiat firmaméntum.
18:3 Dies diéi erúctat verbum, * et nox nocti índicat sciéntiam.
18:4 Non sunt loquélæ, neque sermónes, * quorum non audiántur voces eórum.
18:5 In omnem terram exívit sonus eórum: * et in fines orbis terræ verba eórum.
18:6 In sole pósuit tabernáculum suum: * et ipse tamquam sponsus procédens de thálamo suo:
18:6 Exsultávit ut gigas ad curréndam viam, * a summo cælo egréssio eius:
18:7 Et occúrsus eius usque ad summum eius: * nec est qui se abscóndat a calóre eius.
18:8 Lex Dómini immaculáta, convértens ánimas: * testimónium Dómini fidéle, sapiéntiam præstans párvulis.
18:9 Iustítiæ Dómini rectæ, lætificántes corda: * præcéptum Dómini lúcidum, illúminans óculos.
18:10 Timor Dómini sanctus, pérmanens in sǽculum sǽculi: * iudícia Dómini vera, iustificáta in semetípsa.
18:11 Desiderabília super aurum et lápidem pretiósum multum: * et dulcióra super mel et favum.
18:12 Étenim servus tuus custódit ea, * in custodiéndis illis retribútio multa.
18:13 Delícta quis intéllegit? ab occúltis meis munda me: * et ab aliénis parce servo tuo.
18:14 Si mei non fúerint domináti, tunc immaculátus ero: * et emundábor a delícto máximo.
18:15 Et erunt ut compláceant elóquia oris mei: * et meditátio cordis mei in conspéctu tuo semper.
18:15 Dómine, adiútor meus, * et redémptor meus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Vidit Dóminus Petrum et Andréam, et vocávit eos.
Salmi con letture {Antifone e salmi dal Proprio dei Santi}
Nocturn I.
Ant. Il Signore vide * Pietro e Andrea, e li chiamò.
Salmo 18 [1]
18:2 I cieli narrano la gloria di Dio; * e il firmamento annunzia le opere delle sue mani.
18:3 Il giorno ne fa passare al giorno la parola, * e la notte ne dà contezza alla notte.
18:4 Non sono parole, né sono discorsi * dei quali non si intendano le voci.
18:5 Il loro suono si è diffuso per tutta la terra, * e le loro parole sino ai confini della terra.
18:6 Ha posto il suo padiglione nel sole, * e questi come uno sposo uscente dal suo talamo,
18:6 Si slancia qual gigante a percorrere la via. * Il suo levare è all'estremità del cielo,
18:7 E la sua corsa fino all'altra estremità, * e non vi è chi si nasconda al suo calore.
18:8 La legge del Signore è immacolata, converte le anime: * la testimonianza del Signore è fedele, dà la sapienza ai piccoli.
18:9 Le giustizie del Signore sono rette, rallegrano i cuori; * il precetto del Signore è pieno di luce e illumina gli occhi.
18:10 Il timore del Signore è santo, sussiste per tutti i secoli. * I giudizi del Signore sono veri, giusti in se stessi.
18:11 Da desiderarsi più che l'oro e le pietre molto preziose, * e più dolci del miele e del favo di miele.
18:12 Perciò il tuo servo vi attende, * grande è la ricompensa nell'osservarli.
18:13 I falli, chi li conosce? mondami da quelli che mi sono occulti: * e tieni lontano il tuo servo da quelli degli altri.
18:14 Se questi non mi domineranno, allora sarò senza macchia, * e mondato da gravissimo peccato.
18:15 Allora ti saranno accette le parole della mia bocca: * e la meditazione del mio cuore [sarà] sempre alla tua presenza.
18:15 O Signore, mio aiuto * e mio redentore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il Signore vide Pietro e Andrea, e li chiamò.
Ant. Veníte post me, * dicit Dóminus, fáciam vos fíeri piscatóres hóminum.
Psalmus 33 [2]
33:2 Benedícam Dóminum in omni témpore: * semper laus eius in ore meo.
33:3 In Dómino laudábitur ánima mea: * áudiant mansuéti, et læténtur.
33:4 Magnificáte Dóminum mecum: * et exaltémus nomen eius in idípsum.
33:5 Exquisívi Dóminum, et exaudívit me: * et ex ómnibus tribulatiónibus meis erípuit me.
33:6 Accédite ad eum, et illuminámini: * et fácies vestræ non confundéntur.
33:7 Iste pauper clamávit, et Dóminus exaudívit eum: * et de ómnibus tribulatiónibus eius salvávit eum.
33:8 Immíttet Ángelus Dómini in circúitu timéntium eum: * et erípiet eos.
33:9 Gustáte, et vidéte quóniam suávis est Dóminus: * beátus vir, qui sperat in eo.
33:10 Timéte Dóminum, omnes sancti eius: * quóniam non est inópia timéntibus eum.
33:11 Dívites eguérunt et esuriérunt: * inquiréntes autem Dóminum non minuéntur omni bono.
33:12 Veníte, fílii, audíte me: * timórem Dómini docébo vos.
33:13 Quis est homo qui vult vitam: * díligit dies vidére bonos?
33:14 Próhibe linguam tuam a malo: * et lábia tua ne loquántur dolum.
33:15 Divérte a malo, et fac bonum: * inquíre pacem, et perséquere eam.
33:16 Óculi Dómini super iustos: * et aures eius in preces eórum.
33:17 Vultus autem Dómini super faciéntes mala: * ut perdat de terra memóriam eórum.
33:18 Clamavérunt iusti, et Dóminus exaudívit eos: * et ex ómnibus tribulatiónibus eórum liberávit eos.
33:19 Iuxta est Dóminus iis, qui tribuláto sunt corde: * et húmiles spíritu salvábit.
33:20 Multæ tribulatiónes iustórum: * et de ómnibus his liberábit eos Dóminus.
33:21 Custódit Dóminus ómnia ossa eórum: * unum ex his non conterétur.
33:22 Mors peccatórum péssima: * et qui odérunt iustum, delínquent.
33:23 Rédimet Dóminus ánimas servórum suórum: * et non delínquent omnes qui sperant in eo.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Veníte post me, dicit Dóminus, fáciam vos fíeri piscatóres hóminum.
Ant. Venite dietro a me, * disse il Signore, vi farò diventare pescatori di uomini.
Salmo 33 [2]
33:2 Io benedirò il Signore in ogni tempo: * la sua lode sarà sempre nella mia bocca.
33:3 Nel Signore si glorierà l'anima mia; * ascoltino gli umili e si rallegrino.
33:4 Magnificate con me il Signore; * ed esaltiamo insieme il suo nome.
33:5 Cercai il Signore, e mi esaudì: * e mi liberò da tutte le mie tribolazioni.
33:6 Accostatevi a lui, e sarete illuminati: * e i vostri volti non avranno confusione.
33:7 Questo povero gridò, e il Signore lo esaudì: * e lo salvò da tutte le sue tribolazioni.
33:8 L'Angelo del Signore si accamperà attorno a quelli che lo temono: * e li salverà.
33:9 Gustate e vedete come è soave il Signore: * beato l'uomo che spera in lui.
33:10 Temete il Signore, voi tutti suoi santi: * perché nulla manca a quelli che lo temono.
33:11 I ricchi furono in penuria, e patirono la fame: * ma quelli che temono il Signore, non mancheranno di alcun bene.
33:12 Venite, o figli, ascoltatemi: * vi insegnerò il timore del Signore.
33:13 Qual è l'uomo che brama la vita: * e desidera vedere giorni felici?
33:14 Preserva la tua lingua dal male: * e le tue labbra non parlino con inganno.
33:15 Fuggi il male, e fa il bene: * cerca la pace, e valle appresso.
33:16 Gli occhi del Signore sono fissi sui giusti: * e le sue orecchie sono aperte alle loro preghiere.
33:17 Ma la faccia del Signore è su quelli che fanno il male: * per disperdere dalla terra la loro memoria.
33:18 I giusti gridarono e il Signore li esaudì: * e li liberò da tutte le loro tribolazioni.
33:19 Il Signore è presso di quelli che hanno il cuore tribolato: * e salverà gli umili di spirito.
33:20 Molte sono le tribolazioni dei giusti * e da tutte queste il Signore li libererà.
33:21 Il Signore ha cura di tutte le loro ossa: * non uno di questi sarà spezzato.
33:22 Pessima è la morte dei peccatori: * e quelli che odiano il giusto saranno delusi.
33:23 Il Signore riscatterà le anime dei suoi servi: * e non saranno delusi quelli che sperano in lui.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Venite dietro a me, disse il Signore, vi farò diventare pescatori di uomini.
Ant. Relíctis rétibus suis, * secúti sunt Dóminum Redemptórem.
Psalmus 44 [3]
44:2 Eructávit cor meum verbum bonum: * dico ego ópera mea Regi.
44:2 Lingua mea cálamus scribæ: * velóciter scribéntis.
44:3 Speciósus forma præ fíliis hóminum, diffúsa est grátia in lábiis tuis: * proptérea benedíxit te Deus in ætérnum.
44:4 Accíngere gládio tuo super femur tuum, * potentíssime.
44:5 Spécie tua et pulchritúdine tua: * inténde, próspere procéde, et regna.
44:5 Propter veritátem, et mansuetúdinem, et iustítiam: * et dedúcet te mirabíliter déxtera tua.
44:6 Sagíttæ tuæ acútæ, pópuli sub te cadent: * in corda inimicórum Regis.
44:7 Sedes tua, Deus, in sǽculum sǽculi: * virga directiónis virga regni tui.
44:8 Dilexísti iustítiam, et odísti iniquitátem: * proptérea unxit te Deus, Deus tuus, óleo lætítiæ præ consórtibus tuis.
44:9 Myrrha, et gutta, et cásia a vestiméntis tuis, a dómibus ebúrneis: * ex quibus delectavérunt te fíliæ regum in honóre tuo.
44:10 Ástitit regína a dextris tuis in vestítu deauráto: * circúmdata varietáte.
44:11 Audi fília, et vide, et inclína aurem tuam: * et oblivíscere pópulum tuum et domum patris tui.
44:12 Et concupíscet Rex decórem tuum: * quóniam ipse est Dóminus Deus tuus, et adorábunt eum.
44:13 Et fíliæ Tyri in munéribus * vultum tuum deprecabúntur: omnes dívites plebis.
44:14 Omnis glória eius fíliæ Regis ab intus, * in fímbriis áureis circumamícta varietátibus.
44:15 Adducéntur Regi vírgines post eam: * próximæ eius afferéntur tibi.
44:16 Afferéntur in lætítia et exsultatióne: * adducéntur in templum Regis.
44:17 Pro pátribus tuis nati sunt tibi fílii: * constítues eos príncipes super omnem terram.
44:18 Mémores erunt nóminis tui: * in omni generatióne et generatiónem.
44:18 Proptérea pópuli confitebúntur tibi in ætérnum: * et in sǽculum sǽculi.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Relíctis rétibus suis, secúti sunt Dóminum Redemptórem.
Ant. Essi, abbandonate le loro reti, * seguirono il Signore Redentore.
Salmo 44 [3]
44:2 Il mio cuore ha gettato una buona parola: * io recito le opere mie al re.
44:2 La mia lingua è la penna di uno scrivano, * che scrive velocemente.
44:3 Tu sorpassi in bellezza i figli degli uomini, la tua grazia è diffusa sulle tue labbra: * perciò Dio ti benedisse in eterno.
44:4 Cingi ai tuoi fianchi la tua spada, * o potentissimo.
44:5 Nella tua maestà e nella tua bellezza * tendi l'arco, avanzati con successo e regna,
44:5 Per la verità e la dolcezza e la giustizia: * e la tua destra ti condurrà a cose mirabili.
44:6 Le tue saette sono acute; ti assoggetteranno i popoli, * penetreranno nel cuore dei nemici del re.
44:7 Il tuo trono, o Dio, è per tutti i secoli dei secoli: * lo scettro del tuo regno è uno scettro di equità.
44:8 Hai amato la giustizia ed hai odiato l'iniquità: * per questo, o Dio, il tuo Dio ti unse con olio di letizia sopra i tuoi compagni.
44:9 La mirra, e l'aloe e la cassia esalano dalle tue vestimenta, e dalle case di avorio, * dove ti rallegrano figlie di re per renderti onore.
44:10 Alla tua destra sta la regina; * in vestimento d'oro con varietà di ornamenti.
44:11 Ascolta, o figlia, guarda, e porgi orecchio; * e dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre.
44:12 E il re amerà la tua bellezza: * perché egli è il Signore Dio tuo, e a lui renderanno adorazione.
44:13 E le figlie di Tiro con doni * ti porgeranno suppliche, assieme a tutti i ricchi del popolo.
44:14 Tutta la gloria della figlia del re è nell'interno; * ella è coperta di vari ornamenti con frange d'oro.
44:15 Altre vergini dopo di lei saranno presentate al re, * le sue compagne saranno a te condotte.
44:16 Saranno condotte tra la letizia e la gioia; * saranno presentate al tempio del re.
44:17 In luogo dei tuoi padri ti sono nati dei figli; * tu li costituirai principi sopra tutta la terra.
44:18 Essi ricorderanno il tuo nome * per tutte le generazioni.
44:18 Per questo i popoli ti loderanno in eterno, * e nei secoli dei secoli.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Essi, abbandonate le loro reti, seguirono il Signore Redentore.
Ant. Christus me misit, * ad istam provínciam, in qua non parvum pópulum aquisívi.
Psalmus 46 [4]
46:2 Omnes gentes, pláudite mánibus: * iubiláte Deo in voce exsultatiónis.
46:3 Quóniam Dóminus excélsus, terríbilis: * Rex magnus super omnem terram.
46:4 Subiécit pópulos nobis: * et gentes sub pédibus nostris.
46:5 Elégit nobis hereditátem suam: * spéciem Iacob, quam diléxit.
46:6 Ascéndit Deus in iúbilo: * et Dóminus in voce tubæ.
46:7 Psállite Deo nostro, psállite: * psállite Regi nostro, psállite.
46:8 Quóniam Rex omnis terræ Deus: * psállite sapiénter.
46:9 Regnábit Deus super gentes: * Deus sedet super sedem sanctam suam.
46:10 Príncipes populórum congregáti sunt cum Deo Ábraham: * quóniam dii fortes terræ veheménter eleváti sunt.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Christus me misit, ad istam provínciam, in qua non parvum pópulum aquisívi.
Ant. Cristo mi ha mandato, * in questa provincia, nella quale guadagna non poca gente.
Salmo 46 [4]
46:2 Genti tutte, battete le mani: * celebrate Dio con grida di gioia.
46:3 Perché il Signore è eccelso, terribile, * un grande re su tutta la terra.
46:4 Ha soggettato a noi i popoli, * e [messo] le genti sotto i nostri piedi.
46:5 Ha scelto per noi la sua eredità: * la bellezza di Giacobbe da lui amata.
46:6 Dio sale tra le voci di giubilo: * e il Signore al suono della tromba.
46:7 Cantate lodi al nostro Dio, cantate: * cantate lodi al nostro re, cantate.
46:8 Perché Dio è il re di tutta la terra: * cantate con maestria.
46:9 Dio regnerà sopra le nazioni; * Dio siede sul suo trono santo.
46:10 I principi dei popoli si sono riuniti al Dio di Abramo: * perché i forti dèi della terra sono stati grandemente esaltati.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Cristo mi ha mandato, in questa provincia, nella quale guadagna non poca gente.
Ant. Ego si crucis * patíbulum expavéscerem, † crucis glóriam non prædicárem.
Psalmus 60 [5]
60:2 Exáudi, Deus, deprecatiónem meam: * inténde oratióni meæ.
60:3 A fínibus terræ ad te clamávi: * dum anxiarétur cor meum, in petra exaltásti me.
60:4 Deduxísti me, quia factus es spes mea: * turris fortitúdinis a fácie inimíci.
60:5 Inhabitábo in tabernáculo tuo in sǽcula: * prótegar in velaménto alárum tuárum.
60:6 Quóniam tu, Deus meus, exaudísti oratiónem meam: * dedísti hereditátem timéntibus nomen tuum.
60:7 Dies super dies regis adícies: * annos eius usque in diem generatiónis et generatiónis.
60:8 Pérmanet in ætérnum in conspéctu Dei: * misericórdiam et veritátem eius quis requíret?
60:9 Sic psalmum dicam nómini tuo in sǽculum sǽculi: * ut reddam vota mea de die in diem.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Ego si crucis patíbulum expavéscerem, † crucis glóriam non prædicárem.
Ant. Io se temessi * il patibolo della croce, non predicherei la gloria della croce.
Salmo 60 [5]
60:2 Ascolta, o Dio, la mia supplica: * porgi orecchio alla mia preghiera.
60:3 Dalle estremità della terra gridai a te, * mentre il mio cuore era in affanno; tu mi collocasti sopra un'alta rupe.
60:4 Tu mi conducesti, perché tu sei diventato la mia speranza, * una torre fortissima contro il nemico.
60:5 Io abiterò per sempre nel tuo tabernacolo: * sarò protetto sotto il velo delle tue ali.
60:6 Perché tu, o mio Dio, hai ascoltata la mia preghiera; * hai data la eredità a quelli che temono il tuo nome.
60:7 Tu aggiungerai giorni ai giorni del re: * [protrarrai] i suoi anni di generazione in generazione.
60:8 Rimanga [sul trono] in eterno nel cospetto di Dio. * Chi scruterà la sua misericordia e la sua verità?
60:9 Cosi inneggerò al tuo Nome nei secoli dei secoli: * per sciogliere i miei voti ogni giorno.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Io se temessi il patibolo della croce, non predicherei la gloria della croce.
Ant. Dignum sibi Dóminus * computávit Mártyrem, quem vocávit Apóstolum, dum esset in mari, allelúia.
Psalmus 63 [6]
63:2 Exáudi, Deus, oratiónem meam cum déprecor: * a timóre inimíci éripe ánimam meam.
63:3 Protexísti me a convéntu malignántium: * a multitúdine operántium iniquitátem.
63:4 Quia exacuérunt ut gládium linguas suas: * intendérunt arcum rem amáram, ut sagíttent in occúltis immaculátum.
63:6 Súbito sagittábunt eum, et non timébunt: * firmavérunt sibi sermónem nequam.
63:6 Narravérunt ut abscónderent láqueos: * dixérunt: Quis vidébit eos?
63:7 Scrutáti sunt iniquitátes: * defecérunt scrutántes scrutínio.
63:7 Accédet homo ad cor altum: * et exaltábitur Deus.
63:8 Sagíttæ parvulórum factæ sunt plagæ eórum: * et infirmátæ sunt contra eos linguæ eórum.
63:9 Conturbáti sunt omnes qui vidébant eos: * et tímuit omnis homo.
63:10 Et annuntiavérunt ópera Dei, * et facta eius intellexérunt.
63:11 Lætábitur iustus in Dómino, et sperábit in eo, * et laudabúntur omnes recti corde.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Dignum sibi Dóminus computávit Mártyrem, quem vocávit Apóstolum, dum esset in mari, allelúia.
Ant. Il Signore * si rese degno Martire colui che aveva nominato Apostolo mentre era sul mare, alleluia.
Salmo 63 [6]
63:2 Esaudisci, o Dio, la mia preghiera, quando t'invoco; * dal timore del nemico libera l'anima mia.
63:3 Tu mi hai protetto dalla cospirazione dei maligni: * dalla moltitudine di quelli che operano l'iniquità.
63:4 Perché affilarono come spade le loro lingue: * tesero il loro arco, [amara cosa] per saettare nell'oscurità l'innocente.
63:6 Lo saetteranno all'improvviso, e non temeranno: * si sono confermati nel perverso disegno.
63:6 Presero consiglio per nascondere i loro lacci; e dissero: * Chi li scoprirà?
63:7 Escogitarono iniquità; * gli indagatori vennero meno nelle ricerche.
63:7 L'uomo scenderà nel fondo del suo cuore: * ma Dio sarà esaltato.
63:8 Le ferite, che essi fanno, sono frecce di fanciulli: * e le loro lingue sono rimaste senza forza, voltatesi a loro danno.
63:9 Tutti quelli che li vedevano furono turbati, * ed ogni uomo fu preso da timore.
63:10 E annunziarono le opere di Dio, * e compresero le cose da lui fatte.
63:11 Il giusto si rallegrerà nel Signore, e spererà in lui; * e tutti i retti di cuore saranno lodati.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il Signore si rese degno Martire colui che aveva nominato Apostolo mentre era sul mare, alleluia.
℣. In omnem terram exívit sonus eórum.
℟. Et in fines orbis terræ verba eórum.
℣. Per tutta la terra s'è sparsa la loro voce.
℟. E sino ai confini dell'orbe terrestre (son giunte) le loro parole.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Exáudi, Dómine Iesu Christe, preces servórum tuórum, et miserére nobis: Qui cum Patre et Spíritu Sancto vivis et regnas in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Esaudisci, Signore Gesù Cristo, le preghiere dei tuoi servi, ed abbi pietà di noi: tu che vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Benedictióne perpétua benedícat nos Pater ætérnus. Amen.

Lectio 1
De Epístola beáti Pauli Apóstoli ad Romános
Rom 10:4-9
4 Finis legis, Christus, ad iustítiam omni credénti.
5 Móyses enim scripsit, quóniam iustítiam, quæ ex lege est, qui fécerit homo, vivet in ea.
6 Quæ autem ex fide est iustítia, sic dicit: Ne díxeris in corde tuo: Quis ascéndet in cælum? id est, Christum dedúcere:
7 Aut, Quis descéndet in abýssum? hoc est, Christum a mórtuis revocáre.
8 Sed quid dicit Scriptúra? Prope est verbum in ore tuo, et in corde tuo: hoc est verbum fídei, quod prædicámus.
9 Quia si confiteáris in ore tuo Dóminum Iesum, et in corde tuo credíderis quod Deus illum suscitávit a mórtuis, salvus eris.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Cum perambuláret Dóminus iuxta mare Galilǽæ, vidit Petrum et Andréam rétia mitténtes in mare, et vocávit eos, dicens:
* Veníte post me, fáciam vos fíeri piscatóres hóminum.
℣. Erant enim piscatóres, et ait illis.
℟. Veníte post me, fáciam vos fíeri piscatóres hóminum.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Con una benedizione perpetua ci benedica l'eterno Padre. Amen.

Lettura 1
Dalla Lettera dell'Apostolo san Paolo ai Romani.
Rom 10:4-9
4 Il fine della legge è Cristo, per render giusti tutti i credenti.
5 Infatti Mosè scrisse che l'uomo, il quale osserverà la giustizia che viene dalla legge, vi troverà la vita.
6 Ma la giustizia che viene dalla fede, dice così: Non dire in cuor tuo: Chi salirà in cielo? cioè per farne discendere il Cristo:
7 O chi scenderà nell'abisso? cioè per risuscitare il Cristo dalla morte.
8 Ma che dice la Scrittura ? «Presso di te è la parola, nella tua bocca e nel tuo cuore» Deut. 30,14: cioè la parola della fede che noi predichiamo.
9 Perché se con la tua bocca confesserai il Signore Gesù e crederai in cuor tuo che Dio l'ha risuscitato dalla morte, sarai salvo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Mentre il Signore camminava lungo il mare di Galilea, vide Pietro e Andrea che gettavano le reti in mare, e li chiamò dicendo:
* Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini.
℣. Infatti erano pescatori, e disse loro.
℟. Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Unigénitus Dei Fílius nos benedícere et adiuváre dignétur. Amen.

Lectio 2
Rom 10:10-13
10 Corde enim créditur ad iustítiam: ore autem conféssio fit ad salútem.
11 Dicit enim Scriptúra: Omnis qui credit in illum, non confundétur.
12 Non enim est distínctio Iudǽi et Græci: nam idem Dóminus ómnium, dives in omnes qui ínvocant illum.
13 Omnis enim quicúmque invocáverit nomen Dómini, salvus erit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Mox ut vocem Dómini prædicántis audívit beátus Andréas, relíctis rétibus, quorum usu actúque vivébat,
* Ætérnæ vitæ secútus est prǽmia largiéntem.
℣. Hic est qui pro amóre Christi pepéndit in cruce, et pro lege eius sustínuit passiónem.
℟. Ætérnæ vitæ secútus est prǽmia largiéntem.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. L'unigenito Figlio di Dio si degni di benedirci e di aiutarci. Amen.

Lettura 2
Rom 10:10-13
10 Poiché la fede del cuore mena alla giustizia, e la confessione della bocca alla salvezza.
11 Difatti la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui, non rimarrà confuso» Is. 28,16.
12 Perché non c'è distinzione fra Giudeo o Greco: perché per tutti c'è il medesimo Signore, munifico verso tutti quelli che lo invocano.
13 Infatti «chiunque invocherà il nome del Signore sarà salvo» Joel. 2,32.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Appena il beato Andrea udì la voce del Signore che lo chiamava, abbandonate le reti, del cui uso e professione viveva,
* Seguì colui che dà per ricompensa la vita eterna.
℣. Questi è colui che per amore di Cristo fu appeso alla croce, e per la sua legge sostenne il martirio.
℟. Seguì colui che dà per ricompensa la vita eterna.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Spíritus Sancti grátia illúminet sensus et corda nostra. Amen.

Lectio 3
Rom 10:14-17
14 Quómodo ergo invocábunt, in quem non credidérunt? aut quómodo credent ei, quem non audiérunt? quómodo autem áudient sine prædicánte?
15 Quómodo vero prædicábunt nisi mittántur? sicut scriptum est: Quam speciósi pedes evangelizántium pacem, evangelizántium bona!
16 Sed non omnes obédiunt Evangélio. Isaías enim dicit: Dómine, quis crédidit audítui nostro?
17 Ergo fides ex audítu, audítus autem per verbum Christi.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Doctor bonus et amícus Dei Andréas dúcitur ad crucem, quam a longe aspíciens dixit: Salve, crux,
* Súscipe discípulum eius, qui pepéndit in te magíster meus Christus.
℣. Salve, crux, quæ in córpore Christi dedicáta es, et ex membris eius tamquam margarítis ornáta.
℟. Súscipe discípulum eius, qui pepéndit in te magíster meus Christus.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La grazia dello Spirito Santo illumini i nostri sensi e i nostri cuori. Amen.

Lettura 3
Rom 10:14-17
14 Ora, come si può invocare uno, in cui non si sia ancora creduto? E come sì può credere in uno, del quale non si sia sentito parlare? E come si può sentirne parlare, se non c'è chi Io predichi?
15 E come si può predicare, se non si è mandati? Secondo che sta scritto: «Come son belli i piedi di quelli che annunziano la pace, che annunziano la felicità!» Is. 22,7.
16 Ma non tutti danno retta al Vangelo. Onde Isaia dice: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?» Is. 53,1.
17 La fede dunque viene dalla predicazione udita, e la predicazione si fa colla parola di Cristo.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Il dottore buono e amico di Dio, Andrea, mentre veniva condotto alla croce, scorgendola da lontano, disse: Salve, o croce,
* Ricevi il discepolo di colui che fu appeso su di te, Cristo il mio maestro.
℣. Salve, o croce, che sei stata consacrata dal corpo di Cristo, e ornata delle sue membra come di tante perle preziose.
℟. Ricevi il discepolo di colui che fu appeso su di te, Cristo il mio maestro.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. In unitáte Sancti Spíritus, benedícat nos Pater et Fílius. Amen.

Lectio 4
Rom 10:18-21
18 Sed dico: Numquid non audiérunt? Et quidem in omnem terram exívit sonus eórum, et in fines orbis terræ verba eórum.
19 Sed dico: Numquid Israël non cognóvit? Primus Móyses dicit: Ego ad æmulatiónem vos addúcam in non gentem: in gentem insipiéntem, in iram vos mittam.
20 Isaías autem audet, et dicit: Invéntus sum a non quæréntibus me: palam appárui iis, qui me non interrogábant.
21 Ad Israël autem dicit: Tota die expándi manus meas ad pópulum non credéntem, et contradicéntem.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Cum vidísset beátus Andréas crucem, exclamávit et dixit: † Salve crux quámdiu fatigáris?
* Exspécta me sicut exspectásti Dóminum et magístrum meum.
℣. O bona crux diu desideráta et iam concupiscénti ánimo præparáta.
℟. Exspécta me sicut exspectásti Dóminum et magístrum meum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Exspécta me sicut exspectásti Dóminum et magístrum meum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 4
Rom 10:18-21
18 Ma, dico io: Non hanno essi udito predicare)? Ma sì, «per tutta la terra s'è sparsa la loro voce e sino ai confini dell'orbe terrestre son giunte le loro parole» (Sal. 18,5.
19 Ma, dico io: Israele non l'ha conosciuto? Mosè è il primo a dire: «Vi farò gelosi d'una nazione che non è nazione: vi muoverò a sdegno contro una nazione stolta» Deut. 32,21.
20 Isaia poi non dubita di dire: «M'hanno trovato quelli che non mi cercavano: mi son mostrato pubblicamente a quelli che non domandavano di me» Is. 65,1.
21 Ad Israele poi dice: «Tutto il giorno ho steso le mani mie ad un popolo incredulo e ribelle» Is. 65,2.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. When blessed Andrew saw the cross, he exclaimed and said, hail cross, how long have you tired of waiting for me?
* Look out for me, as you looked for my Lord and master.
℣. O good cross, long have I desired you, and now you are ready to fulfill the desire of my soul.
℟. Look out for me, as you looked for my Lord and master.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Look out for me, as you looked for my Lord and master.
Nocturn II.
Ant. Videns Andréas * crucem, cum gáudio dicébat: † Quia amátor tui semper fui, et desiderávi te amplécti, o bona crux.
Psalmus 74 [7]
74:2 Confitébimur tibi, Deus: * confitébimur, et invocábimus nomen tuum.
74:3 Narrábimus mirabília tua: * cum accépero tempus, ego iustítias iudicábo.
74:4 Liquefácta est terra, et omnes qui hábitant in ea: * ego confirmávi colúmnas eius.
74:5 Dixi iníquis: Nolíte iníque ágere: * et delinquéntibus: Nolíte exaltáre cornu:
74:6 Nolíte extóllere in altum cornu vestrum: * nolíte loqui advérsus Deum iniquitátem.
74:7 Quia neque ab Oriénte, neque ab Occidénte, neque a desértis móntibus: * quóniam Deus iudex est.
74:8 Hunc humíliat, et hunc exáltat: * quia calix in manu Dómini vini meri plenus misto.
74:9 Et inclinávit ex hoc in hoc: verúmtamen fæx eius non est exinaníta: * bibent omnes peccatóres terræ.
74:10 Ego autem annuntiábo in sǽculum: * cantábo Deo Iacob.
74:11 Et ómnia córnua peccatórum confríngam: * et exaltabúntur córnua iusti.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Videns Andréas crucem, cum gáudio dicébat: † Quia amátor tui semper fui, et desiderávi te amplécti, o bona crux.
Nocturn II.
Ant. Andrea, vedendo la croce * diceva con gioia: io ti ho sempre amata, e ho desiderato abbracciarti, o buona croce.
Salmo 74 [7]
74:2 Ti daremo lode, o Dio, * ti daremo lode, e invocheremo il tuo nome.
74:3 Racconteremo le tue meraviglie. * Quando io avrò preso il tempo, io giudicherò con giustizia.
74:4 Si è disciolta la terra con tutti i suoi abitanti: * ma io ho rassodato le sue colonne.
74:5 Ho detto agl'iniqui: Non vogliate agire iniquamente: * e ai peccatori: Non vogliate alzar le corna:
74:6 Non vogliate alzar in alto le vostre corna: * non vogliate proferir iniquità contro Dio.
74:7 Poiché né da oriente, né da occidente, né dalle montagne deserte [verrà l'aiuto]. * Giacchè Dio è il giudice.
74:8 Egli umilia l'uno, e esalta l'altro. * Perché nella mano del Signore è un calice di vino puro pieno di mistura.
74:9 E da questo ne versò da una e dall'altra parte: ma la feccia di esso non è consumata: * ne berranno tutti i peccatori della terra.
74:10 Ma io per tutti i secoli annunzierò queste cose; * e canterò al Dio di Giacobbe.
74:11 Ed io spezzerò tutta la potenza dei peccatori: * ma la potenza dei giusti sarà esaltata.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Andrea, vedendo la croce diceva con gioia: io ti ho sempre amata, e ho desiderato abbracciarti, o buona croce.
Ant. Diléxit Andréam * Dóminus in odórem suavitátis.
Psalmus 95 [8]
95:1 Cantáte Dómino cánticum novum: * cantáte Dómino, omnis terra.
95:2 Cantáte Dómino, et benedícite nómini eius: * annuntiáte de die in diem salutáre eius.
95:3 Annuntiáte inter gentes glóriam eius, * in ómnibus pópulis mirabília eius.
95:4 Quóniam magnus Dóminus, et laudábilis nimis: * terríbilis est super omnes deos.
95:5 Quóniam omnes dii géntium dæmónia: * Dóminus autem cælos fecit.
95:6 Conféssio, et pulchritúdo in conspéctu eius: * sanctimónia et magnificéntia in sanctificatióne eius.
95:7 Afférte Dómino, pátriæ géntium, afférte Dómino glóriam et honórem: * afférte Dómino glóriam nómini eius.
95:8 Tóllite hóstias, et introíte in átria eius: * adoráte Dóminum in átrio sancto eius.
95:9 Commoveátur a fácie eius univérsa terra: * dícite in géntibus quia Dóminus regnávit.
95:10 Étenim corréxit orbem terræ qui non commovébitur: * iudicábit pópulos in æquitáte.
95:11 Læténtur cæli, et exsúltet terra: commoveátur mare, et plenitúdo eius: * gaudébunt campi, et ómnia quæ in eis sunt.
95:12 Tunc exsultábunt ómnia ligna silvárum a fácie Dómini, quia venit: * quóniam venit iudicáre terram.
95:13 Iudicábit orbem terræ in æquitáte, * et pópulos in veritáte sua.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Diléxit Andréam Dóminus in odórem suavitátis.
Ant. Il Signore * amò Andrea come un profumo soave.
Salmo 95 [8]
95:1 Cantate al Signore un cantico nuovo; * cantate al Signore [su] tutta la terra.
95:2 Cantate al Signore e benedite il suo nome; * annunziate di giorno in giorno la sua salvezza.
95:3 Annunziate fra le genti la sua gloria; * e fra tutti i popoli le sue meraviglie.
95:4 Perché il Signore è grande e degno di somma lode; * egli è terribile più di tutti gli dèi.
95:5 Giacché tutti gli dèi delle genti sono demoni: * ma il Signore ha fatto i cieli.
95:6 Gloria e splendore è nella sua presenza; * santità e magnificenza nel suo santuario.
95:7 Date al Signore, o famiglie delle nazioni, date al Signore gloria ed onore. * Date al Signore la gloria dovuta al suo nome.
95:8 Prendete ostie, ed entrate nei suoi atrii; * Adorate il Signore nel suo santo atrio.
95:9 Tremi dinanzi a lui tutta quanta la terra. * Dite fra le nazioni, che il Signore ha stabilito il suo regno,
95:10 Perché egli ha reso stabile la terra, la quale non sarà smossa: * egli giudicherà i popoli con equità.
95:11 Si rallegrino i cieli, ed esulti la terra: si commuova il mare con tutto quel che contiene. * Gioiranno i campi, e tutto quello che in essi si trova.
95:12 Allora esulteranno tutti gli alberi delle selve; dinanzi al Signore, perché egli viene: * perché egli viene a giudicare la terra.
95:13 Giudicherà la terra con equità: * e i popoli secondo la sua verità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Il Signore amò Andrea come un profumo soave.
Ant. Bíduo vivens * pendébat in cruce beátus Andréas pro Christi nómine, et docébat pópulum.
Psalmus 96 [9]
96:1 Dóminus regnávit, exsúltet terra: * læténtur ínsulæ multæ.
96:2 Nubes, et calígo in circúitu eius: * iustítia, et iudícium corréctio sedis eius.
96:3 Ignis ante ípsum præcédet, * et inflammábit in circúitu inimícos eius.
96:4 Illuxérunt fúlgura eius orbi terræ: * vidit, et commóta est terra.
96:5 Montes, sicut cera fluxérunt a fácie Dómini: * a fácie Dómini omnis terra.
96:6 Annuntiavérunt cæli iustítiam eius: * et vidérunt omnes pópuli glóriam eius.
96:7 Confundántur omnes, qui adórant sculptília: * et qui gloriántur in simulácris suis.
96:7 Adoráte eum, omnes Ángeli eius: * audívit, et lætáta est Sion.
96:8 Et exsultavérunt fíliæ Iudæ, * propter iudícia tua, Dómine:
96:9 Quóniam tu Dóminus Altíssimus super omnem terram: * nimis exaltátus es super omnes deos.
96:10 Qui dilígitis Dóminum, odíte malum: * custódit Dóminus ánimas sanctórum suórum, de manu peccatóris liberábit eos.
96:11 Lux orta est iusto, * et rectis corde lætítia.
96:12 Lætámini, iusti, in Dómino: * et confitémini memóriæ sanctificatiónis eius.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Bíduo vivens pendébat in cruce beátus Andréas pro Christi nómine, et docébat pópulum.
Ant. Due giorni * visse il beato Andrea sospeso alla croce per il nome di Cristo, ed istruiva il popolo.
Salmo 96 [9]
96:1 Il Signore regna: esulti la terra, * si rallegrino le molte isole.
96:2 Nube e caligine gli stanno d'attorno; * la giustizia e l'equità ne sorreggono il trono.
96:3 Un fuoco gli va innanzi, * e brucia all'intorno i suoi nemici.
96:4 Le sue folgori rischiarano il giro della terra; * la terra vede, e ne trema.
96:5 I monti si sciolgono come cera alla presenza del Signore; * alla presenza del Signore si scioglie tutta la terra.
96:6 I cieli proclamano la sua giustizia: * e tutti i popoli vedono la sua gloria.
96:7 Siano confusi tutti quelli che adorano immagini scolpite, * e che si gloriano nei loro simulacri.
96:7 Adoratelo voi tutti, o Angeli suoi. * Sion ha udito, e se n'è rallegrata.
96:8 Ed hanno esultato le figlie di Giuda, * per ragione dei tuoi giudizi, o Signore:
96:9 Perché tu sei il Signore altissimo su tutta la terra: * oltremodo elevato su tutti gli dèi.
96:10 O voi, che amate il Signore, odiate il male; * il Signore custodisce le anime dei suoi santi: egli li scamperà dalla mano del peccatore.
96:11 È spuntata la luce per il giusto, * e la letizia per i retti di cuore.
96:12 Rallegratevi, o giusti, nel Signore: * e celebrate la memoria della sua santità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Due giorni visse il beato Andrea sospeso alla croce per il nome di Cristo, ed istruiva il popolo.
Ant. Non me permíttas, Dómine, * fámulum tuum a te separári: tempus est ut commendétur terræ corpus meum, et me ad te veníre iubéas.
Psalmus 97 [10]
97:1 Cantáte Dómino cánticum novum: * quia mirabília fecit.
97:1 Salvávit sibi déxtera eius: * et brácchium sanctum eius.
97:2 Notum fecit Dóminus salutáre suum: * in conspéctu géntium revelávit iustítiam suam.
97:3 Recordátus est misericórdiæ suæ, * et veritátis suæ dómui Israël.
97:3 Vidérunt omnes términi terræ * salutáre Dei nostri.
97:4 Iubiláte Deo, omnis terra: * cantáte, et exsultáte, et psállite.
97:5 Psállite Dómino in cíthara, in cíthara et voce psalmi: * in tubis ductílibus, et voce tubæ córneæ.
97:6 Iubiláte in conspéctu regis Dómini: * moveátur mare, et plenitúdo eius: orbis terrárum, et qui hábitant in eo.
97:8 Flúmina plaudent manu, simul montes exsultábunt a conspéctu Dómini: * quóniam venit iudicáre terram.
97:9 Iudicábit orbem terrárum in iustítia, * et pópulos in æquitáte.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Non me permíttas, Dómine, fámulum tuum a te separári: tempus est ut commendétur terræ corpus meum, et me ad te veníre iubéas.
Ant. Non permettere, o Signore, * che io tuo servo, sia separato da te: è tempo che il mio corpo sia affidato alla terra, e che tu comandi che io venga a te.
Salmo 97 [10]
97:1 Cantate al Signore un cantico nuovo: * perché egli fece meraviglie.
97:1 Gli diedero vittoria la sua destra: * e il suo santo braccio.
97:2 Il Signore fece nota la sua salvezza: * rivelò la sua giustizia agli occhi delle genti.
97:3 Si è ricordato della sua misericordia, * e della sua verità verso la casa d'Israele.
97:3 Tutti i confini della terra hanno veduto * la salvezza del nostro Dio.
97:4 Acclamate con gioia a Dio da tutta quanta la terra: * cantate ed esultate ed inneggiate.
97:5 Inneggiate al Signore con la cetra, con la cetra e col canto di inni, * con le trombe di metallo, e con le trombe di corno.
97:6 Acclamate alla presenza del re, del Signore. * Si commuova il mare e quanto esso contiene: l'universo con i suoi abitanti.
97:8 I fiumi batteranno le mani; e cosi pure i monti esulteranno al cospetto del Signore * perché egli viene a giudicare la terra.
97:9 Giudicherà la terra con giustizia, * e i popoli con equità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Non permettere, o Signore, che io tuo servo, sia separato da te: è tempo che il mio corpo sia affidato alla terra, e che tu comandi che io venga a te.
Ant. Andréas vero rogábat pópulum, * ut non impedíret passiónem ipsíus.
Psalmus 98 [11]
98:1 Dóminus regnávit, irascántur pópuli: * qui sedet super Chérubim, moveátur terra.
98:2 Dóminus in Sion magnus: * et excélsus super omnes pópulos.
98:3 Confiteántur nómini tuo magno: quóniam terríbile, et sanctum est: * et honor regis iudícium díligit.
98:4 Tu parásti directiónes: * iudícium et iustítiam in Iacob tu fecísti.
98:5 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte scabéllum pedum eius: * quóniam sanctum est.
98:6 Móyses et Aaron in sacerdótibus eius: * et Sámuel inter eos, qui ínvocant nomen eius:
98:6 Invocábant Dóminum, et ipse exaudiébat eos: * in colúmna nubis loquebátur ad eos.
98:7 Custodiébant testimónia eius, * et præcéptum quod dedit illis.
98:8 Dómine, Deus noster, tu exaudiébas eos: * Deus, tu propítius fuísti eis, et ulcíscens in omnes adinventiónes eórum.
98:9 Exaltáte Dóminum, Deum nostrum, et adoráte in monte sancto eius: * quóniam sanctus Dóminus, Deus noster.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Andréas vero rogábat pópulum, ut non impedíret passiónem ipsíus.
Ant. Ma Andrea pregava il popolo, * che non impedisse il suo martirio.
Salmo 98 [11]
98:1 Il Signore regna, fremano i popoli: * egli è assiso sui Cherubini, si scuota la terra.
98:2 Il Signore è grande in Sion, * ed eccelso sopra tutti i popoli.
98:3 Diano gloria al tuo grande nome, perché è terribile e santo. * L'onore del re è di amare la giustizia.
98:4 Tu hai preparato rette vie; * hai esercitato in Giacobbe il giudizio, e la giustizia.
98:5 Esaltate il Signore Dio nostro, e adorate lo sgabello dei suoi piedi, * perché è santo.
98:6 Mosè e Aronne tra i suoi sacerdoti: * e Samuele tra quelli che invocano il suo nome.
98:6 Invocavano il Signore, ed egli li esaudiva: * Parlava ad essi dalla colonna di nube.
98:7 Osservavano i suoi comandamenti, * e il precetto che loro aveva dato.
98:8 Signore, Dio nostro, tu li esaudivi; * o Dio, tu fosti loro propizio, e punitore di tutte le loro mancanze.
98:9 Esaltate il Signore nostro Dio, ed adoratelo sul suo monte santo: * perché santo è il Signore Dio nostro.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Ma Andrea pregava il popolo, che non impedisse il suo martirio.
Ant. Accipe me ab homínibus * et redde me magístro meo: ut per te me recípiat, qui per te me redémit, allelúia.
Psalmus 100 [12]
100:1 Misericórdiam, et iudícium * cantábo tibi, Dómine:
100:2 Psallam, et intéllegam in via immaculáta, * quando vénies ad me.
100:2 Perambulábam in innocéntia cordis mei, * in médio domus meæ.
100:3 Non proponébam ante óculos meos rem iniústam: * faciéntes prævaricatiónes odívi.
100:4 Non adhǽsit mihi cor pravum: * declinántem a me malígnum non cognoscébam.
100:5 Detrahéntem secréto próximo suo, * hunc persequébar.
100:5 Supérbo óculo, et insatiábili corde, * cum hoc non edébam.
100:6 Óculi mei ad fidéles terræ ut sédeant mecum: * ámbulans in via immaculáta, hic mihi ministrábat.
100:7 Non habitábit in médio domus meæ qui facit supérbiam: * qui lóquitur iníqua, non diréxit in conspéctu oculórum meórum.
100:8 In matutíno interficiébam omnes peccatóres terræ: * ut dispérderem de civitáte Dómini omnes operántes iniquitátem.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Accipe me ab homínibus et redde me magístro meo: ut per te me recípiat, qui per te me redémit, allelúia.
Ant. Ritirami dagli uomini, * e rendimi al mio maestro : affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento, alleluia.
Salmo 100 [12]
100:1 Canterò la misericordia e la giustizia: * a te, o Signore, inneggerò.
100:2 E studierò [di seguire] la via dell'integrità: * quando verrai a me?
100:2 Io camminavo nell'innocenza del mio cuore, * dentro la mia casa.
100:3 Io non mi proponevo davanti agli occhi cosa ingiusta: * odiai quelli che prevaricavano.
100:4 Non si attaccò a me il cuore perverso: * io non conoscevo il maligno, che si allontanava da me.
100:5 Chi in segreto detrae al suo prossimo, * io lo perseguitavo.
100:5 Con chi è di occhio superbo, e di cuore insaziabile, * con questo non mi ponevo a mensa.
100:6 I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese per farli sedere presso di me: * chi cammina nella via dell'integrità è quegli che mi serviva.
100:7 Non abiterà nella mia casa chi agisce con superbia: * chi dice cose inique non trovò grazia davanti ai miei occhi.
100:8 Fin dal mattino io mettevo a morte tutti i peccatori della terra, * al fine di sterminare dalla città del Signore tutti quelli che operano l'iniquità.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Ritirami dagli uomini, e rendimi al mio maestro : affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento, alleluia.
℣. Constítues eos príncipes super omnem terram.
℟. Mémores erunt nóminis tui, Dómine.
℣. Tu li costituirai principi su tutta la terra.
℟. Essi ricorderanno il tuo nome, o Signore.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. Ipsíus píetas et misericórdia nos ádiuvet, qui cum Patre et Spíritu Sancto vivit et regnat in sǽcula sæculórum. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Ci soccorra la bontà e la misericordia di colui che vive e regna con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Deus Pater omnípotens sit nobis propítius et clemens. Amen.

Lectio 5
Andréas Apóstolus, Bethsáidæ natus, qui est Galilǽæ vicus, frater Petri, discípulus Ioánnis Baptistæ, cum eum de Christo dicéntem audísset: Ecce Agnus Dei; secútus Iesum, fratrem quoque suum ad eúndem perdúxit. Cum póstea una cum fratre piscarétur in mari Galilǽæ, ambo a prætereúnte Christo Dómino ante álios Apóstolos vocáti illis verbis: Veníte post me, fáciam vos fíeri piscatóres hóminum; nullam interponéntes moram, et relíctis rétibus, secúti sunt eum. Post cuius passiónem et resurrectiónem, Andréas, cum in Scýthiam Európæ, quæ ei província ad Christi fidem dísseminandam obtígerat, venísset, deínde Epírum ac Thráciam peragrásset; doctrína et miráculis innumerábiles hómines ad Christum convértit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Homo Dei ducebátur ut crucifígerent eum: pópulus autem clamábat voce magna, dicens:
* Innocens eius sanguis sine causa damnátur.
℣. Cumque dúcerent eum ut crucifigerétur, factus est concúrsus populórum clamántium et dicéntium.
℟. Innocens eius sanguis sine causa damnátur.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio Padre onnipotente ci sia benigno e clemente. Amen.

Lettura 5
L’Apostolo Andrea nacque a Betsaida, borgo della Galilea, ed era fratello di Pietro e discepolo di Giovanni Battista: avendo sentito dire da questo del Cristo: «Ecco l'Agnello di Dio» Gv 1,36 egli seguì Gesù e gli condusse pure suo fratello. Più tardi mentre pescava col fratello nel mare di Galilea, chiamati tutti e due prima di tutti gli altri apostoli dal Cristo Signore che passava, con quelle parole; «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori d'uomini» Mt 4,19, subito, senza frapporre indugi, abbandonate le reti, lo seguirono. Dopo la sua passione e risurrezione, Andrea andò a predicare la fede di Cristo nella provincia toccatagli, la Scizia d'Europa, poi percorse l'Epiro e la Tracia; e colla predicazione e i miracoli convertì a Cristo innumerevoli persone. Quindi giunto a Patrasso, città dell'Acaia, condusse moltissimi alla verità del Vangelo, riprese coraggiosamente il proconsole Egea, che resisteva alla predicazione del Vangelo, perché mentre voleva essere riconosciuto giudice dei suoi simili, si lasciava ingannare dai demoni a tal punto da misconoscere Cristo Dio giudice di tutti.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. L'uomo di Dio veniva condotto ad essere crocifisso: ma il popolo gridava ad alta voce, dicendo:
* Egli è innocente, è condannato a morte senza ragione.
℣. Mentre Io conducevano a crocifiggere, si radunò una gran folla di popolo che gridava e diceva.
℟. Egli è innocente, è condannato a morte senza ragione.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Christus perpétuæ det nobis gáudia vitæ. Amen.

Lectio 6
Post, Patras Acháiæ proféctus, et in ea urbe plúrimis ad veritátem evangélicam perdúctis, Ægéam procónsulem, prædicatióni evangélicæ resisténtem, libérrime increpávit, quod, qui iudex hóminum habéri vellet, Christum Deum ómnium iúdicem, a dæmónibus elúsus, non agnósceret. Tum Ægéas irátus, Désine, inquit, Christum iactáre, cui simília verba nihil profuérunt, quóminus a Iudǽis crucifigerétur. Andréam vero de Christo nihilóminus líbere prædicántem quod pro salúte humáni géneris se crucifigéndum obtulísset, ímpia oratióne interpéllat, ac demum hortátur, ut sibi cónsulens, diis velit immoláre. Cui Andréas: Ego omnipoténti Deo, qui unus et verus est, ímmolo cotídie, non taurórum carnes, nec hircórum sánguinem, sed immaculátum Agnum in altári; cuius carnem posteáquam omnis pópulus credéntium manducáverit, Agnus, qui sacrificátus est, ínteger persevérat et vivus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. O bona crux, quæ decórem et pulchritúdinem de membris Dómini suscepísti; áccipe me ab homínibus, et redde me magístro meo:
* Ut per te me recípiat, qui per te me redémit.
℣. Beátus Andréas expánsis mánibus ad cælum orábat, dicens: Salva me, bona crux.
℟. Ut per te me recípiat, qui per te me redémit.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Cristo ci doni le gioie della vita eterna. Amen.

Lettura 6
L’Apostolo Andrea nacque a Betsaida, borgo della Galilea, ed era fratello di Pietro e discepolo di Giovanni Battista: avendo sentito dire da questo del Cristo: «Ecco l'Agnello di Dio» Gv 1,36 egli seguì Gesù e gli condusse pure suo fratello. Più tardi mentre pescava col fratello nel mare di Galilea, chiamati tutti e due prima di tutti gli altri apostoli dal Cristo Signore che passava, con quelle parole; «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori d'uomini» Mt 4,19, subito, senza frapporre indugi, abbandonate le reti, lo seguirono. Dopo la sua passione e risurrezione, Andrea andò a predicare la fede di Cristo nella provincia toccatagli, la Scizia d'Europa, poi percorse l'Epiro e la Tracia; e colla predicazione e i miracoli convertì a Cristo innumerevoli persone. Quindi giunto a Patrasso, città dell'Acaia, condusse moltissimi alla verità del Vangelo, riprese coraggiosamente il proconsole Egea, che resisteva alla predicazione del Vangelo, perché mentre voleva essere riconosciuto giudice dei suoi simili, si lasciava ingannare dai demoni a tal punto da misconoscere Cristo Dio giudice di tutti. Allora Egea irritato: «Finiscila, gli disse, di vantare il Cristo, che propositi simili non gl'impedirono d'essere crocifisso dai Giudei». Ma siccome Andrea continuava a predicare intrepidamente che Cristo s'era offerto da se stesso alla croce per la salvezza del genere umano, egli l'interruppe con un discorso empio, esortandolo infine a provvedere alla sua salute sacrificando agli dèi. Allora Andrea: «Per me c'è un solo vero Dio onnipotente, al quale io sacrifico sull'altare ogni giorno, non già le carni dei tori né il sangue dei capri, ma l'Agnello senza macchia; e dopo che tutto il popolo dei credenti s'è cibato della sua carne, l'Agnello ch'è stato immolato, rimane sempre intero e vivo». Perciò Egea acceso d'ira lo fece gettare in prigione: donde il popolo avrebbe facilmente liberato Andrea, se questi non avesse calmata la moltitudine, supplicandola istantemente di non impedirgli di arrivare alla desideratissima corona del martirio.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. O buona croce, che ricevesti lo splendore e la bellezza dalle membra del Signore, ritirami dagli uomini e rendimi al mio maestro:
* Affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento.
℣. Il beato Andrea, stese le mani verso il cielo, pregava dicendo: Salvami, o buona croce.
℟. Affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ignem sui amóris accéndat Deus in córdibus nostris. Amen.

Lectio 7
Quam ob rem ira accénsus Ægéas, iubet eum in cárcerem detrúdi unde pópulus Andréam fácile liberásset, nisi ipse sedásset multitúdinem, veheméntius rogans, ne se ad optatíssimam martýrii corónam properántem impedírent. Igitur paulo post in tribúnal prodúctum, cum Ægéas crucis extolléntem mystéria sibíque suam impietátem exprobrántem diútius ferre non posset, in crucem tolli, et Christi mortem imitári iussit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Expándi manus meas tota die in cruce ad pópulum non credéntem, sed contradicéntem mihi:
* Qui ámbulant vias non bonas, sed post peccáta sua.
℣. Deus ultiónum Dóminus, Deus ultiónum líbere egit: exaltáre, qui iúdicas terram, redde retributiónem supérbis.
℟. Qui ámbulant vias non bonas, sed post peccáta sua.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Dio accenda nei nostri cuori il fuoco del suo amore. Amen.

Lettura 7
Allora Egea irritato: «Finiscila, gli disse, di vantare il Cristo, che propositi simili non gl'impedirono d'essere crocifisso dai Giudei». Ma siccome Andrea continuava a predicare intrepidamente che Cristo s'era offerto da se stesso alla croce per la salvezza del genere umano, egli l'interruppe con un discorso empio, esortandolo infine a provvedere alla sua salute sacrificando agli dèi. Allora Andrea: «Per me c'è un solo vero Dio onnipotente, al quale io sacrifico sull'altare ogni giorno, non già le carni dei tori né il sangue dei capri, ma l'Agnello senza macchia; e dopo che tutto il popolo dei credenti s'è cibato della sua carne, l'Agnello ch'è stato immolato, rimane sempre intero e vivo». Perciò Egea acceso d'ira lo fece gettare in prigione: donde il popolo avrebbe facilmente liberato Andrea, se questi non avesse calmata la moltitudine, supplicandola istantemente di non impedirgli di arrivare alla desideratissima corona del martirio. Poco dopo essendo stato condotto davanti al tribunale, Egea non potendolo più soffrire perché esaltava il mistero della croce e gli rimproverava ancora la sua empietà, comandò che lo si mettesse in croce per fargli imitare la morte di Cristo. Andrea, giunto al luogo del martirio, al vedere la croce cominciò ad esclamare da lontano: «O buona croce, resa gloriosa dalle membra del Signore, lungamente desiderata, ardentemente amata, continuamente cercata e finalmente preparata all'animo mio bramoso, ritirami dagli uomini e rendimi al mio maestro; affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento». Egli fu dunque appeso alla croce: sulla quale restò appeso vivo due giorni, non cessando mai di predicare la fede di Cristo, andandosene poi a lui, la cui morte aveva bramato d'imitare. I preti e i diaconi dell'Acaia, che scrissero la sua passione, attestano d'aver udito e visto tutte queste cose così come sono state raccontate. Le sue ossa furono trasportate prima a Costantinopoli sotto l'imperatore Costante, e poi ad Amalfi. Il suo capo, portato a Roma sotto il Pontificato di Pio II, fu collocato nella basilica di san Pietro.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Stesi le mie mani tutto il giorno sulla croce ad un popolo incredulo e ribelle:
* Essi camminano per vie non buone, ma vanno dietro ai loro peccati.
℣. Il Dio delle vendette è il Signore, il Dio Ielle vendette opera liberamente: levati su, tu che giudichi la terra, rendi la loro mercede ai superbi.
℟. Essi camminano per vie non buone, ma vanno dietro ai loro peccati.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. A cunctis vítiis et peccátis absólvat nos virtus sanctæ Trinitátis. Amen.

Lectio 8
Addúctus Andréas ad locum martýrii, cum crucem vidísset, longe exclamáre cœpit: O bona crux, quæ decórem ex membris Dómini suscepísti, diu desideráta, sollícite amáta, sine intermissióne quæsíta, et aliquándo cupiénti ánimo præparáta: áccipe me ab homínibus, et redde me magístro meo; ut per te me recípiat, qui per te me redémit. Itaque cruci affíxus est: in qua bíduum vivus pendens, et Christi fidem prædicáre nunquam intermíttens, ad eum migrávit, cuius mortis similitúdinem concupíerat. Quæ ómnia presbýteri et diáconi Acháiæ, qui eius passiónem scripsérunt, se ita ut commemoráta sunt, audísse et vidísse testántur. Eius ossa primum Constantíno imperatóre Constantinópolim, deínde Amálphim transláta sunt. Caput, Pio secúndo Pontífice, Romam allátum, in basílica sancti Petri collocátum est.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Beátus Andréas de cruce clámabat, dicens: † Dómine Iesu Christe, magíster bone,
* Non iúbeas me depóni de ista cruce, nisi prius accípias spíritum meum.
℣. Quóniam tu es protéctor meus, Christe, † in manus tuas comméndo spíritum meum.
℟. Non iúbeas me depóni de ista cruce, nisi prius accípias spíritum meum.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Non iúbeas me depóni de ista cruce, nisi prius accípias spíritum meum.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione.

Lettura 8
Poco dopo essendo stato condotto davanti al tribunale, Egea non potendolo più soffrire perché esaltava il mistero della croce e gli rimproverava ancora la sua empietà, comandò che lo si mettesse in croce per fargli imitare la morte di Cristo. Andrea, giunto al luogo del martirio, al vedere la croce cominciò ad esclamare da lontano: «O buona croce, resa gloriosa dalle membra del Signore, lungamente desiderata, ardentemente amata, continuamente cercata e finalmente preparata all'animo mio bramoso, ritirami dagli uomini e rendimi al mio maestro; affinché per te mi riceva colui che per te m'ha redento». Egli fu dunque appeso alla croce: sulla quale restò appeso vivo due giorni, non cessando mai di predicare la fede di Cristo, andandosene poi a lui, la cui morte aveva bramato d'imitare. I preti e i diaconi dell'Acaia, che scrissero la sua passione, attestano d'aver udito e visto tutte queste cose così come sono state raccontate. Le sue ossa furono trasportate prima a Costantinopoli sotto l'imperatore Costante, e poi ad Amalfi. Il suo capo, portato a Roma sotto il Pontificato di Pio II, fu collocato nella basilica di san Pietro.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Blessed Andrew cried out from the cross, saying: Lord Jesus Christ, good master,
* Do not allow me to be released from this cross, unless you first accept my spirit.
℣. Since you are my protector, O Christ, in your hands I commend my spirit.
℟. Do not let me be released from this cross, unless you first accept my spirit.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Do not let me be released from this cross, unless you first accept my spirit.
Nocturn III.
Ant. Unus ex duóbus, * qui secúti sunt Dóminum, erat Andréas, frater Simónis Petri, allelúia.
Canticum Isaiæ [13]
Isa 61:6-9
61:6 Vos autem sacerdótes Dómini vocabímini: * minístri Dei nostri, dicétur vobis:
61:6 Fortitúdinem géntium comedétis, * et in glória eárum superbiétis.
61:7 Pro confusióne vestra dúplici et rubóre, * laudábunt partem suam;
61:7 Propter hoc in terra sua duplícia possidébunt, * lætítia sempitérna erit eis.
61:8 Quia ego Dóminus díligens iudícium, * et ódio habens rapínam in holocáusto:
61:8 Et dabo opus eórum in veritáte, * et fœdus perpétuum fériam eis.
61:9 Et scient in géntibus semen eórum, * et germen eórum in médio populórum:
61:9 Omnes qui víderint eos cognóscent illos, * quia isti sunt semen, cui benedíxit Dóminus.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Nocturn III.
Ant. Uno dei due * che seguirono il Signore, era Andrea, il fratello di Simon Pietro, alleluia.
Cantico di Isaia [13]
Isa 61:6-9
61:6 E voi sarete chiamati sacerdoti del Signore: a voi sarà dato il nome di Ministri del nostro Dio: voi sarete alimentati con le ricchezze delle genti, e della gloria di queste sarete gloriosi.
61:7 Per la doppia confusione, e vergogna vostra renderete grazie della porzione toccata a voi: per questo nella lor terra avran parte doppia, sempiterna sarà la loro allegrezza;
61:8 Perocché io il Signore, che amo la rettitudine, e odio la rapina conversa in olocausto: ed io farò che le opere loro siano nella verità, e con essi stabilirò eterna alleanza.
61:9 E sarà conosciuta tralle genti la loro semenza, e la loro stirpe in mezzo ai popoli; tutti quelli, che li vedranno, li riconosceranno per esser essi quel seme, cui diè benedizione il Signore.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Sapientiæ [14]
Sap 3:7-9
3:7 Fulgébunt iusti, * et tamquam scintíllæ in arundinéto discúrrent.
3:8 Iudicábunt natiónes, et dominabúntur pópulis, * et regnábit Dóminus illórum in perpétuum.
3:9 Qui confídunt in illo, intélligent veritátem, * et fidéles in dilectióne acquiéscent illi:
3:9 Quóniam donum * et pax est eléctis eius.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Cantico della Sapienza [14]
Sap 3:7-9
3:7 Risplenderanno i giusti, e trascorreranno come scintille in un canneto:
3:8 Saranno giudici delle nazioni, e domineranno i popoli, e il Signore regnerà in essi eternamente.
3:9 Quelli che in lui confidano intenderanno la verità; e quelli, che sono fedeli in amarlo, a lui saranno ubbidienti; perocché il dono, e la pace ella è per gli eletti di Dio.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Canticum Sapientiæ [15]
Sap 10:17-21
10:17 Réddidit Deus iustis mercédem labórum suórum, * et dedúxit illos in via mirábili:
10:17 Et fuit illis in velaménto diéi, * et in luce stellárum per noctem;
10:18 Tránstulit illos per mare Rubrum, * et transvéxit illos per aquam nímiam.
10:19 Inimícos autem illórum demérsit in mare, * et ab altitúdine inferórum edúxit illos.
10:20 Ideo iusti tulérunt spólia impiórum, * et decantavérunt, Dómine, nomen sanctum tuum,
10:21 Et victrícem manum tuam laudavérunt páriter: † quóniam sapiéntia apéruit os mutórum, * et línguas infántium fecit disértas.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Sicut erat in princípio, et nunc, et semper, * et in sǽcula sæculórum. Amen.
Ant. Unus ex duóbus, qui secúti sunt Dóminum, erat Andréas, frater Simónis Petri, allelúia.
Cantico della Sapienzia [15]
Sap 10:17-21
10:17 E rendé a' giusti la mercede di lor fatiche, e per maravigliosa via li condusse, e ad essi fece ombra di giorno, e di notte supplì al chiaror delle stelle:
10:18 Li trasportò per mezzo al mar rosso, e li travalicò per mezzo alla acque profonde.
10:19 E sommerse nel mare i loro nemici, e dal profondo abisso li gettò a galla: onde acquistarono i giusti le spoglie degli empj.
10:20 Ed ei celebrarono il santo nome tuo, o Signore, e ad una voce inni cantarono alla tua vincitrice possanza:
10:21 Perché la sapienza aperse le mute bocche, e rendé eloquenti le lingue do fanciullini.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. Come era nel principio e ora e sempre * nei secoli dei secoli. Amen.
Ant. Uno dei due che seguirono il Signore, era Andrea, il fratello di Simon Pietro, alleluia.
℣. Nimis honoráti sunt amíci tui, Deus.
℟. Nimis confortátus est principátus eórum.
℣. Assai onorati sono stati i tuoi amici, o Dio.
℟. Assai grande è divenuto il loro potere.
Pater noster, qui es in cælis, sanctificétur nomen tuum: advéniat regnum tuum: fiat volúntas tua, sicut in cælo et in terra. Panem nostrum cotidiánum da nobis hódie: et dimítte nobis débita nostra, sicut et nos dimíttimus debitóribus nostris:
℣. Et ne nos indúcas in tentatiónem:
℟. Sed líbera nos a malo.
Absolutio. A vínculis peccatórum nostrórum absólvat nos omnípotens et miséricors Dóminus. Amen.
Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori:
℣. E non ci indurre in tentazione:
℟. Ma liberaci dal male.
Assoluzione. Il Signore onnipotente e misericordioso ci sciolga dal legame dei nostri peccati. Amen.

℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Evangélica léctio sit nobis salus et protéctio. Amen.

Lectio 9
Léctio sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 4:18-22
In illo témpore: Ambulans Iesus iuxta mare Galilǽæ, vidit duos fratres, Simónem, qui vocátur Petrus, et Andréam fratrem eius, mitténtes rete in mare. Et réliqua.

Homilía sancti Gregórii Papæ
Homilia 5 in Evangelia
Audístis, fratres caríssimi, quia ad uníus iussiónis vocem Petrus et Andréas relíctis rétibus secúti sunt Redemptórem. Nulla vero hunc fácere adhuc mirácula víderant, nihil ab eo de prǽmio ætérnæ retributiónis audíerant: et tamen ad unum Dómini præcéptum hoc quod possidére videbántur, oblíti sunt. Quanta nos eius mirácula vidémus, quot flagéllis afflígimur, quántis minárum asperitátibus deterrémur, et tamen vocántem sequi contémnimus.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Orávit sanctus Andréas, dum respíceret in cælum, et voce magna clamávit et dixit: Tu es Deus meus, quem vidi: ne me patiáris ab ímpio iúdice depóni:
* Quia virtútem sanctæ crucis agnóvi.
℣. Tu es magíster meus Christus, quem diléxi, quem cognóvi, quem conféssus sum: tantúmmodo in ista voce exáudi me.
℟. Quia virtútem sanctæ crucis agnóvi.

℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. La lettura del Vangelo ci sia di salvezza e protezione. Amen.

Lettura 9
Lettura del santo Vangelo secondo Matteo.
Matt 4:18-22
In quell'occasione: Gesù camminando lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea, suo fratello, mentre gettavano la rete in mare. Eccetera.
Simonem, qui vocatur Petrus, et Andream fratrem ejus, mittentes rete in mare. Et reliqua.

Omelia di san Gregorio Papa.
Omelia 5 sul Vangelo.
Avete udito, fratelli carissimi, che al primo cenno di voce, Pietro e Andrea, abbandonate le reti, seguirono il Redentore. Non lo avevano ancora veduto fare alcun miracolo, non lo avevano udito parlare del benefizio d'una ricompensa eterna: e tuttavia al primo ordine del Signore, dimenticano e abbandonano ciò che possiedono. E noi quanti suoi miracoli non ve diamo, da quante prove non siamo ammaestrati, da quante terribili minacce atterriti, eppure disprezziamo la sua chiamata?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Sant'Andrea pregava, guardando il cielo, e gridando con gran voce dice va: Tu sei il mio Dio, che ho già visto, non permettere ch'io sia deposto (dalla croce) da un giudice empio:
* Perché ho provata la virtù della santa croce.
℣. Tu sei il Cristo, il mio maestro, che io ho amato, che ho conosciuto, che ho confessato : esaudisci soltanto questa mia preghiera.
℟. Perché ho provata la virtù della santa croce.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ille nos benedícat, qui sine fine vivit et regnat. Amen.

Lectio 10
In cælo iam sedet, qui de conversióne nos ádmonet; iam iugo fídei colla géntium súbdidit, iam mundi glóriam strávit, iam ruínis eius crebrescéntibus, distrícti sui iudícii diem propinquántem denúntiat: et tamen supérba mens nostra adhuc non vult hoc sponte desérere, quod cotídie perdit invíta.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Videns crucem Andréas exclamávit, dicens: O crux admirábilis, o crux desiderábilis, o crux quæ per totum mundum rútilas:
* Súscipe discípulum Christi, ac per te me recípiat, qui per te móriens me redémit.
℣. O bona crux, quæ decórem et pulchritúdinem de membris Dómini suscepísti.
℟. Súscipe discípulum Christi, ac per te me recípiat, qui per te móriens me redémit.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Ci benedica colui che vive e regna senza fine. Amen.

Lettura 10
Colui che ci esorta alla conversione siede già nei cielo; ha già curvato il collo dei Gentili al giogo della fede, ha già confuso la gloria del mondo, già ci annunzia per le rovine di esso così frequenti l'avvicinarsi del giorno del suo rigoroso giudizio: e tuttavia la superba nostra mente non vuole ancora spontaneamente abbandonare ciò che ogni giorno perde involontariamente. Che diremo dunque, fratelli carissimi, il giorno in cui egli ci giudicherà, noi che né coi suoi precetti possiamo essere distaccati dall'amore del secolo presente, né ci correggiamo alle sue percosse?
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. Andrea, vedendo la croce, esclamò: O croce ammirabile, o croce desiderabile, o croce che risplendi per tutto l'universo:
* Ricevi il discepolo di Cristo, e per te mi riceva lui che mi ha redento morendo sopra di te.
℣. O buona croce, che hai ricevuto lo splendore e la bellezza dalle membra del Signore.
℟. Ricevi il discepolo di Cristo, e per te mi riceva lui che mi ha redento morendo sopra di te.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Cuius festum cólimus, ipse intercédat pro nobis ad Dóminum. Amen.

Lectio 11
Quid ergo, fratres caríssimi, quid in eius iudício dictúri sumus, qui ab amóre præséntis sǽculi nec præcéptis fléctimur, nec verbéribus emendámur? Sed fortásse áliquis tácitis sibi cogitatiónibus dicat: Ad vocem Domínicam utérque iste piscátor quid, aut quantum dimísit, qui pene nihil hábuit?
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Vir iste in pópulo suo mitíssimus appáruit, † sanctitáte autem et grátia plenus
* Iste est qui assídue orat pro pópulo et pro civitáte ista.
℣. Pro eo, ut me dilígerent, detrahébant mihi: † ego autem orábam.
℟. Iste est qui assídue orat pro pópulo et pro civitáte ista.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Colui del quale celebriamo la festa, interceda per noi presso il Signore. Amen.

Lettura 11
Colui che ci esorta alla conversione siede già nei cielo; ha già curvato il collo dei Gentili al giogo della fede, ha già confuso la gloria del mondo, già ci annunzia per le rovine di esso così frequenti l'avvicinarsi del giorno del suo rigoroso giudizio: e tuttavia la superba nostra mente non vuole ancora spontaneamente abbandonare ciò che ogni giorno perde involontariamente. Che diremo dunque, fratelli carissimi, il giorno in cui egli ci giudicherà, noi che né coi suoi precetti possiamo essere distaccati dall'amore del secolo presente, né ci correggiamo alle sue percosse? Ma forse qualcuno dirà in cuor suo: Che cosa, o quanto lasciarono alla voce del Signore, questi due pescatori che non avevano quasi nulla? Ma in ciò, fratelli carissimi, noi dobbiamo guardare piuttosto all'affetto che al valore. Lascia molto chi non ritiene nulla per sé: lascia molto chi, per quanto poco, lascia tutto. Noi al contrario e siamo attaccati alle cose che possediamo, e col desiderio cerchiamo quelle che non abbiamo. Molto, dunque, lasciarono Pietro e Andrea, quando l'uno e l'altro rinunziarono fin'anche al desiderio di possedere.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. This man appeared as the meekest of his people, but full of holiness and grace.
* This is he who prayed assiduously for the people and for this city.
℣. Instead of making me a return of love, they detracted me: but I gave myself to prayer.
℟. This is he who prayed assiduously for the people and for this city.
℣. Iube, domne, benedícere.
Benedictio. Ad societátem cívium supernórum perdúcat nos Rex Angelórum. Amen.

Lectio 12
Sed hac in re, fratres caríssimi, afféctum debémus pótius pensáre quam censum. Multum relíquit, qui sibi nihil retínuit: multum relíquit, qui quantúmlibet parum, totum deséruit. Certe nos et hábita cum amóre possidémus, et ea, quæ mínime habémus, ex desidério quǽrimus. Multum ergo Petrus et Andréas dimísit, quando utérque étiam desidéria habéndi derelíquit.
℣. Tu autem, Dómine, miserére nobis.
℟. Deo grátias.

℟. Diléxit Andréam Dóminus in odórem suavitátis, dum pendéret in cruce, † dignum sibi computávit Mártyrem, quem vocábit Apóstolum, dum esset in mari
* Et ídeo amícus Dei appellátus est.
℣. Andréas, Christi fámulus, dignus Dei Apóstolus, germánus Petri, et is possessióne sócius.
℟. Et ídeo amícus Dei appellátus est.
℣. Glória Patri, et Fílio, * et Spirítui Sancto.
℟. Et ídeo amícus Dei appellátus est.
℣. Dègnati, o padre, di benedirmi.
Benedizione. Il Re degli angeli ci conduca all'assemblea degli abitanti del cielo. Amen.

Lettura 12
Ma forse qualcuno dirà in cuor suo: Che cosa, o quanto lasciarono alla voce del Signore, questi due pescatori che non avevano quasi nulla? Ma in ciò, fratelli carissimi, noi dobbiamo guardare piuttosto all'affetto che al valore. Lascia molto chi non ritiene nulla per sé: lascia molto chi, per quanto poco, lascia tutto. Noi al contrario e siamo attaccati alle cose che possediamo, e col desiderio cerchiamo quelle che non abbiamo. Molto, dunque, lasciarono Pietro e Andrea, quando l'uno e l'altro rinunziarono fin'anche al desiderio di possedere.
℣. E tu, o Signore, abbi pietà di noi.
℟. Grazie a Dio.

℟. The Lord loved Andrew in the odour of sweetness, when he hung on the cross, he accorded him the honour of being his martyr, whom he called as an apostle when he was at sea.
* And therefore he was called God's friend.
℣. Andrew, servant of Christ, worthy apostle of God, brother of Peter, and companion in his inheritance.
℟. And therefore he was called God's friend.
℣. Gloria al Padre, e al Figlio, * e allo Spirito Santo.
℟. And therefore he was called God's friend.


Te Deum
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem * omnis terra venerátur.
Tibi omnes Ángeli, * tibi Cæli, et univérsæ Potestátes:
Tibi Chérubim et Séraphim * incessábili voce proclámant:

(Fit reverentia) Sanctus, Sanctus, Sanctus * Dóminus Deus Sábaoth.

Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuæ.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
Te Prophetárum * laudábilis númerus,
Te Mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum * sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
Venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu Rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Fílius.

Fit reverentia
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem: * non horruísti Vírginis úterum.

Tu, devícto mortis acúleo, * aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.

Sequens versus dicitur flexis genibus
Te ergo quǽsumus, tuis fámulis súbveni, * quos pretióso sánguine redemísti.

Ætérna fac cum Sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, * et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te.

Fit reverentia, secundum consuetudinem
Et laudámus nomen tuum in sǽculum, * et in sǽculum sǽculi.

Dignáre, Dómine, die isto * sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, * quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: * non confúndar in ætérnum.


Te Deum
Ti lodiamo, o Dio: * ti confessiamo, o Signore.
Te, eterno Padre, * venera tutta la terra.
A te gli Angeli tutti, * a te i Cieli e tutte quante le Potestà:
A te i Cherubini e i Serafini * con incessante voce acclamano:

(chiniamo il capo) Santo, Santo, Santo * è il Signore Dio degli eserciti.

I cieli e la terra sono pieni * della maestà della tua gloria.
Te degli Apostoli * il glorioso coro,
Te dei Profeti * il lodevole numero,
Te dei Martiri * il candido esercito esalta.
Te per tutta la terra * la santa Chiesa proclama,
Padre * d'immensa maestà;
L'adorabile tuo vero * ed unico Figlio;
E anche il Santo * Spirito Paraclito.
Tu, o Cristo, * sei il Re della gloria.
Tu, del Padre * sei l'eterno Figlio.

Chiniamo il capo:
Tu incarnandoti per salvare l'uomo, * non disdegnasti il seno di una Vergine.

Tu, spezzando il pungolo della morte, * hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu sei assiso alla destra di Dio, * nella gloria del Padre.
Noi crediamo che ritornerai * qual Giudice.

Il seguente Versetto si dice in ginocchio.
Te quindi supplichiamo, soccorri i tuoi servi, * che hai redento col prezioso tuo sangue.

Fa' che siamo annoverati coi tuoi Santi * nell'eterna gloria.
Fa' salvo il tuo popolo, o Signore, * e benedici la tua eredità.
E reggili * e innalzali fino alla vita eterna.
Ogni giorno * ti benediciamo;
Chiniamo il capo, se è la consuetudine del luogo.
E lodiamo il tuo nome nei secoli, * e nei secoli dei secoli.

Degnati, o Signore, di preservarci * in questo giorno dal peccato.
Abbi pietà di noi, o Signore, * abbi pietà di noi.
Scenda sopra di noi la tua misericordia, * come abbiamo sperato in te.
Ho sperato in te, o Signore: * non sarò confuso in eterno.
Sequéntia +︎ sancti Evangélii secúndum Matthǽum
Matt 4:18-22
℟. Glória tibi, Dómine.
In illo témpore: Ambulans Iesus iuxta mare Galilǽæ, vidit duos fratres, Simónem, qui vocátur Petrus, et Andréam fratrem eius, mitténtes rete in mare - erant enim piscatóres - et ait illis: Veníte post me, et fáciam vos fíeri piscatóres hóminum. At illi contínuo, relíctis rétibus, secúti sunt eum. Et procédens inde, vidit álios duos fratres, Iacóbum Zebedæi et Ioánnem, fratrem eius, in navi cum Zebedæo patre eórum reficiéntes rétia sua: et vocávit eos. Illi autem statim, relíctis rétibus et patre, secúti sunt eum.
℟. Amen

Te decet laus, te decet hymnus: tibi glória Deo Patri, et Fílio, cum Spíritu Sancto in sǽcula sæculórum. Amen.
Seguito +︎ del Santo Vangelo secondo Matteo.
Matt 4:18-22
℟. Gloria a Te, o Signore!
In quel tempo camminando lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea, suo fratello, che gettavano le reti in mare, essendo essi pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me e vi farò pescatori di uomini». Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. E di lì andando innanzi, vide due altri fratelli: Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che in una barca, con Zebedeo loro padre, erano intenti a rassettar le reti, e li chiamò. Ed essi, lasciata subito la barca ed il padre, lo seguirono.
℟. Amen

A Te si deve la lode, a Te l'inno, a Te la gloria o Dio Padre e Figlio, insieme allo Spirito Santo, nei secoli dei secoli. Amen.
Oratio {ex Proprio Sanctorum}
Orémus.
Maiestátem tuam, Dómine, supplíciter exorámus: ut, sicut Ecclésiæ tuæ beátus Andréas Apóstolus éxstitit prædicátor et rector; ita apud te sit pro nobis perpétuus intercéssor.
Per Dóminum nostrum Iesum Christum, Fílium tuum: qui tecum vivit et regnat in unitáte Spíritus Sancti, Deus, per ómnia sǽcula sæculórum.
℟. Amen.

Reliqua omittuntur, nisi Laudes separandæ sint.
Orazione {dal Proprio dei Santi}
Preghiamo.
Supplichiamo umilmente la tua maestà, o Signore: affinché, come il beato Apostolo Andrea fu predicatore e pastore della tua Chiesa, così presso di te sia per noi perpetuo intercessore.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, in unità con lo Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
℟. Amen.

Si salta il resto, a meno che si preghino le Lodi separatamente.
Conclusio
℣. Dómine, exáudi oratiónem meam.
℟. Et clamor meus ad te véniat.
℣. Benedicámus Dómino.
℟. Deo grátias.
℣. Fidélium ánimæ per misericórdiam Dei requiéscant in pace.
℟. Amen.
Conclusione
℣. O Signore, esaudisci la mia preghiera.
℟. E il mio grido giunga fino a Te.
℣. Benediciamo il Signore.
℟. Grazie a Dio.
℣. Le anime dei Fedeli per la misericordia di Dio riposino in pace.
℟. Amen.

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Vesperae    Completorium
Omnes    Plures    Appendix

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Beatae Mariae Virginis
Officium parvum Beatae Mariae Virginis

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